Cessione del Quinto della pensione: Domande

Consiste nel prelievo mensile direttamente dalla pensione dell’importo accordato come rata del finanziamento, che comunque non potrà superare il quinto della pensione mensile. Si può accedere a tale finanziamento sia che si riceva la pensione dall’Inps che da un ente diverso. È regolamentata dall’articolo 13-bis della legge del 2004 del Ministero dell’Economia e delle Finanze e l’importo massimo richiedibile è di 75.000 euro

L’unico limite è che, alla scadenza del finanziamento,il titolare non abbia superato gli 85 anni di età.

Si può scegliere di rimborsare il prestito con rate da 24 (due anni) fino a 120 mesi (10 anni).

Dato che l’erogazione del prestito avviene solo previa stipula di un’assicurazione vita compresa nel prelievo mensile della rata, il rimborso del finanziamento non ricade sugli eredi, ma viene totalmente assolta dall’ente pensionistico.

Basta avere un documento d’identità valido, il codice fiscale, il modello Obis M, l’ultimo cedolino della pensione e il Cud.

È un documento fornito dall’ente pensionistico che attesta la rata massima di finanziamento attribuibile al pensionato.

Sì, proprio per la garanzia data dalla costanza nel percepire la pensione, si può accedere al finanziamento anche se si risulta iscritti dal Crif tra i cattivi pagatori.

In primis l’assenza di necessità di fornire una motivazione relativa all’impiego delle risorse richieste, poi il fatto di potersi dimenticare delle scadenze per il pagamento delle rate in quanto vengono direttamente trattenute dalla pensione ed infine la copertura assicurativa premorienza che libera gli eventuali eredi dal debito non assolto del tutto.

La possibilità di ottenere tassi di interesse più bassi e condizioni migliori, maggiori tutele e trasparenza, fase di istruttoria semplificata.

Coloro che percepiscono: pensioni di invalidità civili, pensioni e assegni sociali, assegni mensili per inabilità, assegni di sostegno al reddito (VOCRED, VOCOOP, VOESO), assegni al nucleo familiare, pensioni con contitolarità che servono per la quota parte non di pertinenza del soggetto richiedente la cessione, prestazioni di esodo ex art. 4, commi da 1 a 7 – ter, della legge 92/2012.

Innanzitutto le società finanziarie che possono concedere questo prestito sono tutte accreditate dall’Inps; inoltre il TAN deve essere al di sotto del “tasso soglia” di usura per gli enti finanziari accreditati oppure al di sotto del tasso convenzionale deciso per la fascia di età dell’anziano.Il contratto deve inoltre riportare tutte le spese quali commissioni diistruttoria, di estinzione anticipata, interessi, premio assicurativo per premorienza. Infine la rata mensile non deve superare un quinto della pensione.

La Cassa del Notariato, la Cassa Italiana di Previdenza ed Assistenza dei Geometri Liberi Professionisti, la Cassa Nazionale Previdenza e Assistenza Forense (per gli avvocati), l’Ente Nazionale di Assistenza degli Agenti e Rappresentanti di Commercio (Enasarco), l’Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza Farmacisti (Enpaf), l’Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza Lavoratori dello Spettacolo (Enpals), l’Ente Nazionale di Previdenze ed Assistenza Medici e Odontoiatri (Enpam), l’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani (Inpgi).

In base all’importo della pensione mensile è possibile ottenere un’erogazione da 3.000 a 75.000 euro e, arrivati al rimborso del 40% dell’erogato, si può richiedere ulteriore liquidità e procedere al consolidamento debiti chiudendo il precedente finanziamento per accenderne uno di importo superiore.

• l’età massima alla scadenza del prestito è di 85 anni
• l’importo mensile cedibile è pari al massimo ad un quinto della pensione
• è necessaria minima documentazione per accedervi
• non c’è bisogno di garanzie aggiuntive oltre alla pensione
• il tasso è fisso per tutta la durata del finanziamento
• si può farne richiesta online
• è accessibile anche a segnalati, pignorati e/o protestati
• durata massima del prestito pari a 120 mesi (10 anni)